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Ottimizzazione dei sistemi agricoli attraverso la gestione sostenibile dei residui mediantecompostaggio

La sulla (Sulla Coronaria) è una specie erbacea leguminosa tipica dell’area mediterranea, coltivata come pianta foraggera biennale. Le sue qualità distintive includono la capacità di crescere in suoli argillosi anche in condizioni di siccità, la tolleranza ai terreni alcalini e l’elevato valore nutrizionale per i ruminanti (bovini, ovini, caprini, cervidi, ecc.). La sulla viene generalmente utilizzata per il pascolo e/o il taglio per la produzione di fieno e insilato.


Nel presente caso studio del progetto SISAG (Sistemi Intelligenti e Sostenibili per l’Agricoltura Siciliana), finanziato dal Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR) implementato dalla Regione Sicilia attraverso il Programma Sviluppo Rurale (PSR) Sicilia 2014-2022 sottomisura 16.1, è stata esplorata la gestione dei semi e delle altre parti della pianta di sulla attraverso tecniche innovative.

La sulla è stata raccolta tramite l’utilizzo di una trincia meccanizzata, capace di mantenere intatto il rivestimento dei semi, polverizzando nel contempo foglie e fiori. Il residuo polverizzato di foglie e fiori è stato lasciato sul campo e incorporato nel suolo, arricchendolo di carbonio organico e azoto. Essendo una leguminosa, la sulla contribuisce alla fissazione biologica dell’azoto, riducendo così il bisogno di fertilizzanti sintetici. Il residuo agisce inoltre come ammendante del suolo, stimolando l’attività microbica e contribuendo al sequestro di circa 0,4–0,6 tonnellate di carbon/ha all’anno.

In aggiunta, nell’ambito del progetto, è stata impiegata una macchina sgusciatrice per semi di sulla, al fine di ridurre del 75% il volume di stoccaggio, ottimizzando così l’efficienza nel trasporto. Questa riduzione del volume comporta una diminuzione di 3–4 volte del numero di viaggi necessari per il trasporto dei semi, con una conseguente riduzione del consumo di gasolio e delle emissioni da trasporto del 60–75%.

Nel corso dello studio è stato inoltre avviato il compostaggio statico per la gestione di residui agricoli e letame animale (bovino e ovino), utilizzando diverse composizioni di substrati. Il compostaggio rappresenta una potenziale alternativa sostenibile ai fertilizzanti chimici, riducendo la dipendenza dagli input sintetici. Questa pratica stabilizza la sostanza organica e riduce le emissioni di metano rispetto alla decomposizione anaerobica. Il compost risultante migliora la fertilità del suolo, la ritenzione idrica e l’attività microbica, contribuendo potenzialmente allo stoccaggio del carbonio nel suolo a lungo termine.

Sulla base dei risultati emersi, si raccomanda la promozione della gestione integrata dei residui come buona pratica nei sistemi agricoli mediterranei, favorendo l’adozione di un modello circolare anche a livello globale per perseguire gli obiettivi ambientali e climatici.

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